il Carnevale è una festa molto antica, risalente al periodo egizio ed è sempre stato celebrato con balli in maschera e ricchi banchetti. Se oggi pensiamo a quale città incarni al meglio il significato di tale festa, un nome vince su tutti: Viareggio.
La graziosa città toscana, rinomata per le sue spiagge e le belle pinete, nel periodo invernale deve la sua fama al Carnevale, che da 139 anni è la festa italiana più spettacolare, conosciuta in tutto il continente, testimonianza di eccellenti capacità artistico-espressive ed organizzative.
Un gruppo di borghesi nel lontano 1873 decise di mascherarsi per protestare contro le tasse; seduti al tavolo del rinomato “Caffè del Casinò”, alcuni giovani per bene ebbero l’idea di fare una parata di carrozze per burle e sbeffeggio… era una Martedì Grasso! Da quel momento cominciò a prendere forma quello che oggi è uno degli eventi più rinomati e spettacolari del mondo.
Tutto ha inizio con tre colpi di cannone. La festa comincia e le strade si riempiono di mille maschere colorate. Ogni edizione riserva sorprese e colpi di scena che coinvolgono tutti, grandi e piccini, dal 1873. Per l’edizione 2018 i maestri artigiani che costruiscono i grandi carri sono già pronti. La gara si svolge appunto in cinque lunghi weekend a partire dal 27 gennaio fino al 17 febbraio.
Alla manifestazione partecipano ogni anno migliaia di visitatori di tutte le età, richiamati sia dalla spettacolarità delle sfilate che dal clima festoso che si respira in città nei giorni dei corsi mascherati. Il Carnevale di Viareggio è una manifestazione per grandi e piccoli, uno spettacolo divertente con tanta musica e persone in festa.
È il Burlamacco la maschera ufficiale ed il simbolo stesso del Carnevale di Viareggio: un personaggio ispirato ad altre maschere della commedia dell’arte italiana (Arlecchino, Balanzone, Pierrot, Rugantino) e vestito con una lunga tuta a scacchi bianchi e rossi, con una feluca come cappello ed un ampio mantello nero sulle spalle. Nelle sfilate il Burlamacco è accompagnato da una maschera femminile, chiamata Ondina, che ricorda il legame di Viareggio con il mare e l’estate. I carri di cartapesta, le star indiscusse del Carnevale di Viareggio, sfilano lungo un circuito chiuso circolare, compreso tra i viali a mare e la bella passeggiata della cittadina.
Colossali e suggestivi, i carri di Viareggio traggono spesso ispirazione dai temi della politica italiana ed internazionale e dell’attualità, che vengono rappresentati in chiave satirica, talvolta con un po’ di irriverenza: Trump, Putin e persino Kim Joung-un diventeranno delle opere di cartapesta incredibili
A bordo dei carri allegorici, accompagnati da musica, ballerini e figuranti coinvolgono il pubblico che li contorna al loro passaggio.
Alle sfilate concorrono carri di prima e seconda categoria, mascherate di gruppo e maschere singole. I vincitori di ogni categoria vengono proclamati e premiati durante l’ultima giornata di Carnevale